Chirurgia refrattiva: la tecnica “SMILE”
Dopo le vacanze avete ricominciato a fare sport ma occhiali e lenti a contatto vi danno fastidio e non vi permettono di allenarvi al meglio? Oggi la chirurgia refrattiva permette di correggere i principali difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, presbiopia e astigmatismo) in modo sicuro ed efficace grazie all’utilizzo di laser di ultima generazione. Ma come funzionano? Chi si può sottoporre? Lo abbiamo chiesto al dottor Giulio Leopardi, responsabile dell’Unità di Oculistica del Policlinico San Pietro e Oculista del Centro di Chirurgia refrattiva di Smart Clinic di Oriocenter le cui strumentazioni laser consentono sia il tradizionale trattamento dei difetti refrattivi sulla superficie corneale (PRK con laser ad eccimeri) sia le metodiche innovative che si avvalgono del laser a femtosecondi (femtolasik e SMILE, quest’ultima microinvasiva riservata al trattamento della miopia e dell’astigmatismo miopico).
Dottor Leopardi, come agisce il laser in generale per trattare i difetti visivi?
Il trattamento laser refrattivo va a rimodellare la superficie anteriore della cornea, la prima lente dell’occhio. Nella PRK, dopo che meccanicamente viene asportato l’epitelio di superficie (attraverso una procedura chiamata disepitelizzazione), scolpendovi una “lente a contatto naturale” del potere diottrico desiderato per la correzione del difetto. Nei trattamenti femtoassistiti il rimodellamento avviene all’interno della cornea e quindi i tempi di guarigione sono molto ridotti. La femto-LASIK è la tecnica di elezione per la correzione dell’ipermetropia, dell’astigmatismo ipermetropico e della presbiopia. Solo la precisione del raggio laser può permette di asportare lembi di tessuto corneale di un micron (un millesimo di millimetro) a ogni “spot” (colpo).
Partiamo dall’ultima tecnica disponibile nell’ambito della chirurgia refrattiva: in cosa consiste la “SMILE”?
La tecnica SMILE (small incision lenticule extraction) è la prima procedura di correzione laser della refrazione minimamente invasiva. Durante un intervento con tecnica SMILE un lenticolo (dischetto) refrattivo dello spessore richiesto dal valore di correzione voluto viene creato all’interno della cornea intatta usando il laser a femtosecondi e viene estratto attraverso una piccola incisione di soli 2 millimetri. Attraverso questa incisione il chirurgo estrae il lenticolo, ottenendo così la correzione refrattiva desiderata. La precisione del femtolaser è inimmaginabile per qualsiasi tipo di bisturi, trattandosi di un’emissione calcolabile, appunto, in femtosecondi. Questa tecnica è praticabile solo sugli occhi miopi o con astigmatismo associato a miopia.
Che vantaggi offre rispetto alle metodiche di trattamento tradizionali?
La micro incisione mantiene intatti gli strati corneali superiore e inferiore e quindi consente una stabilizzazione del risultato in pochi giorni con un’accelerazione nei tempi di guarigione rispetto alle tecniche più tradizionali (pochi giorni per la SMILE contro i tre-quattro mesi per la PRK e i due mesi per la femto-LASIK). Inoltre limita l’insorgenza della transitoria sindrome dell’occhio secco poiché mantiene intatta la faccia anteriore della cornea.
Chi sono i candidati ideali alla chirurgia refrattiva?
Ci si può sottoporre alla chirurgia refrattiva se il difetto refrattivo è stabile da almeno due anni. Inoltre, perché l’intervento abbia gli esiti desiderati, oltre alla tecnologia del laser, fondamentale è la fase pre-operatoria e in particolare l’esatta valutazione del difetto refrattivo, della curvatura e spessore corneali, del diametro della pupilla, dati da cui discende il programma computerizzato personalizzato per ogni occhio. Per questo vengono effettuati con grande attenzione gli esami preliminari, nel corso dei quali questi parametri sono valutati più volte.