CHIRURGIA REFRATTIVA

Cos’è la Chirurgia Refrattiva

La chirurgia refrattiva è un insieme di procedure laser e chirurgiche utilizzate per correggere i difetti refrattivi miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, riducendo o eliminando la necessità di occhiali e lenti a contatto.

Precisazioni Generali

DIFFERENZA TRA DIOTTRIE E DECIMI

Le diottrie misurano la “potenza” delle lenti, quindi il valore di correzione che viene impiegato per correggere il difetto refrattivo. I decimi misurano la “potenza” dell’occhio, quindi quanto un occhio vede con la migliore correzione possibile. Alcuni esempi: un miope di 3 diottrie in visione naturale (senza l’occhiale o la lente a contatto) non vede 7/10 ma poco più di 1/10, quindi non vi è nessun rapporto tra decimi e diottrie l’astigmatismo è la misura della curvatura corneale e la sua correzione si associa a tutte le tecniche che vedremo più avanti.

I TRATTAMENTI LASER REFRATTIVI

Vengono effettuati per sostituire gli occhiali o le lenti a contatto; pertanto occhi che non hanno mai raggiunto una capacità visiva completa (10/10) con l’uso di occhiali o lenti a contatto possono aspettarsi, come risultato massimo, la stessa capacità visiva naturale presente precedentemente al trattamento con mezzi correttivi (7/10 con lente – 4 sf = 7/10 naturali dopo il trattamento). I trattamenti laser refrattivi correggono il valore del difetto presente al momento del trattamento; resta la possibilità di un eventuale peggioramento successivo (per questo motivo si trattano abitualmente adulti oltre i vent’anni di età stabili come difetto refrattivo da un paio d’anni). Eventuali peggioramenti successivi al trattamento possono essere ritrattati. Le tecniche laser consentono la correzione dei difetti refrattivi in relazione allo spessore della cornea: una cornea normale è di circa 500 microns – mezzo millimetro – questo valore permette la correzione di difetti all’incirca di 7 – 8 diottrie (sommando anche il valore dell’astigmatismo). Difetti più elevati possono essere corretti con tecniche chirurgiche che prevedono l’impianto di lenti all’interno dell’occhio (ICL).

PRESBIOPIA
Le tecniche attuali permettono la correzione solo parziale del difetto; possiamo quindi ottenere un buon risultato nel Paziente che lavora a videoterminale – quindi a distanza di circa 60 centimetri – in ambiente bene illuminato, la lettura serale in ambiente poco illuminato richiederà sempre l’utilizzo di un occhiale da vicino.

I Difetti Visivi

  • Miopia: Difficoltà a vedere chiaramente gli oggetti distanti. È causata da un bulbo oculare troppo lungo, che fa sì che la luce si focalizzi davanti alla retina.

  • Ipermetropia: Difficoltà a vedere chiaramente gli oggetti vicini. È dovuta a un bulbo oculare troppo corto, che porta la luce a focalizzarsi dietro la retina.

  • Astigmatismo: Visione distorta o sfocata a tutte le distanze, causata da una cornea di forma irregolare che distorce l’immagine.

  • Presbiopia: Difficoltà a vedere chiaramente gli oggetti vicini dovuta all’invecchiamento del cristallino (la lente interna all’occhio), che perde la capacità di focalizzare oggetti a distanza ravvicinata.

Interventi

Le tecniche più comuni includono:

  • FEMTOLASIK (Laser-Assisted In Situ Keratomileusis)
    Utilizza un laser a femtosecondi per creare un flap sulla cornea, che il Chirurgo solleva per permettere al laser ad eccimeri di rimodellare la cornea all’interno, correggendo il difetto refrattivo. Qualche volta, al termine del trattamento, il Chirurgo appoggia sulla superficie della cornea una lente a contatto protettiva che verrà tolta dopo 24-48 ore. Corregge miopie lievi, astigmatismo miopico e astigmatismo miopico associato alla miopia, è la tecnica ideale per la correzione dell’ipermetropia, dell’astigmatismo ipermetropico, dell’astigmatismo associato ad ipermetropia e della PRESBIOPIA. E’ una tecnica che non dà né dolore né fastidi nei giorni successivi al trattamento, ma richiede una buona collaborazione da parte del Paziente che deve mantenere l’occhio immobile durante i venti secondi del trattamento. Il recupero funzionale completo si ottiene nel giro di circa un mese. Presenta un grado di maggiore difficoltà per i ritocchi laser che eventualmente si rendessero opportuni negli anni successivi al trattamento.

  • PRK (PhotoRefractive Keratectomy)
    Il Chirurgo rimuove l’epitelio superficiale della cornea e utilizza un laser ad eccimeri rimodellando la curvatura corneale – si crea sulla superficie della cornea una “lente a contatto” di valore diottrico pari al difetto refrattivo da correggere. Al termine del trattamento laser il Chirurgo appoggia sulla superficie corneale una lente a contatto che verrà rimossa dopo 4 – 5 giorni. Corregge miopie anche elevate – fino a 5-6 diottrie – ipermetropie lievi, astigmatismi miopici o ipermetropici lievi e PRESBIOPIA. Il trattamento PRK dura una ventina di secondi per ogni occhio. Dà fastidi e dolore nei 2 – 3 giorni successivi al trattamento; il vantaggio di questa tecnica è la facilità di ritrattamento negli anni successivi. Il recupero funzionale completo si ottiene nel giro di 3-4 mesi.

  • SMILE (Small Incision Lenticule Extraction)
    Il Chirurgo, utilizzando il laser a femtosecondi, crea un lenticolo – simile ad una lente a contatto – all’interno della cornea pari al valore di correzione che si vuole ottenere. Terminato il trattamento – 20 secondi – il Chirurgo estrae il lenticolo attraverso una piccola incisione di 2 mm. Al momento con la SMILE è possibile correggere solo la miopia, l’astigmatismo miopico associato alla miopia e l’astigmatismo miopico. La procedura può essere considerata mini invasiva perché il taglio corneale è di soli 2 mm rispettando quindi superficie corneale e film lacrimale. Non dà assolutamente dolore né fastidi nel post-trattamento. Il recupero funzionale completo si ottiene nel giro di una settimana. Richiede una buona collaborazione da parte del Paziente che deve mantenere immobile l’occhio durante i venti secondi del trattamento. I ritocchi che eventualmente si rendessero opportuni negli anni successivi si conducono con le tecniche attuali in PRK.

  • ICL (Implantable Collamer Lens)
    E’ una tecnica ormai ampiamente collaudata e sicura essendo nata nel 1993 e contando ormai nel mondo milioni di interventi eseguiti. Il Chirurgo – qui parliamo di intervento chirurgico vero e proprio – inserisce una lente in collamer – materiale compatibile con i tessuti interni all’occhio – tra la faccia posteriore dell’iride e la faccia anteriore del cristallino naturale dell’occhio. È una soluzione adatta a chi non è un buon candidato per LASIK o PRK o SMILE, soprattutto in casi di alta miopia o altre irregolarità corneali. Può correggere miopie elevate, fino a 30 diottrie eventualmente associate ad astigmatismi anche elevati (fino a 6 diottrie) ed in alcuni casi opportunamente selezionati anche ipermetropie elevate. L’intervento dura una diecina di minuti, viene eseguito in sala operatoria ed abitualmente viene condotto nei due occhi a distanza di 7 – 10 giorni l’uno dall’altro. Il post-operatorio non dà né dolore né fastidi e il pieno recupero funzionale si ottiene in circa una settimana. Per il ritrattamento di eventuale successivo peggioramento si può considerare il cambio della lente oppure un trattamento laser con tecnica femtolasik oppure PRK.

Benefici

  • Riduzione della dipendenza da occhiali o lenti a contatto: La maggior parte dei pazienti sperimenta una significativa riduzione della necessità di occhiali o lenti a contatto, migliorando la loro qualità della vita.

  • Recupero rapido: Molte tecniche, come il LASIK, offrono un recupero visivo molto rapido, permettendo ai pazienti di riprendere le loro attività quotidiane in breve tempo.

  • Procedure sicure e affidabili: Grazie ai continui progressi nella tecnologia laser e nelle tecniche chirurgiche, la chirurgia refrattiva è diventata una procedura altamente sicura e affidabile.

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